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RP studio Francesco Calzolari Marco Filippucci Andrea Fiorini architetti associati

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Bangherang, progetto degli spazi outdoor della sede dell'associazione. Péieve di cento, (BO)

Completamento del progetto di ristrutturazione del polo per l’infanzia M.T. Chiodini

committente: Associazione Bangherang, Pieve di Cento
collaboratori:
arch. Valentina Forlani

1. il Bosco
In questa area si ha il modo di sperimentare e manipolare i materiali della natura: corteccia, tronchi, fogliame e sabbia, attraversando un percorso che favorisce l’esperienza e che prevede l’attraversamento su tronchi di albero. Al centro di questa area è presente un punto dedicato alla lettura, con sedute ricavate da tronchi, disposte a cerchio nei pressi di un albero.
2. la Montagna
Si continua a salire (o meglio ad arrampicarsi!) su gruppi di tronchi tagliati a diverse altezze, questi con le loro forme più nette, hanno il compito di rievocare le vette montane e di favorire, insieme alla piccola parete da arrampicata, le competenze motorie dei più piccoli.
3. Il Villaggio
Al confine della campagna si ha il villaggio abitato da piccole capanne realizzate con listelli di legno. La copertura delle capanne sarà fatta dai bambini con diversi materiali della natura che seguiranno l’evolversi con le stagioni.
4. la Piazza
Luogo d’incontro per eccellenza, è pensato come un grande cerchio libero di ospitare diverse attività, un luogo di gioco e di sperimentazione libera nel quale favorire il movimento.
5. la Città
Un luogo vivo e dove tutto accade; qui grazie alla collocazione di una pedana in legno tra due alberi esistenti è possibile creare uno spazio di osservazione del paesaggio, di lettura e di aggregazione. È un spazio bi-fronte, che all’occorrenza può diventare luogo di scambio creativo, fatto di spettatori che diventano attori, e viceversa.
6. la Collina
Si abbandona lo skyline regolare della città e, giocando con l’orografia del terreno, si ottengono diverse colline che offrono la possibilità di vedere e sperimentare lo spazio da diverse altezze, rotolando e godendo di un’irregolarità del terreno sicura.
7. la Campagna
Attraversato il bosco si arriva alla campagna dove il percorso si fa più strutturato e regolare per suddividere i diversi campi e le diverse colture. Quest’ultime sono organizzate su diversi livelli per favorire la sperimentazione di diverse tecniche, come ad esempio la coltivazione idroponica. Saranno qui collocati anche grandi banconi per lo svolgimento di laboratori, attivitá e consultazione di libri di divulgazione scientifica.
8. la Strada
Il grande spazio pavimentato al centro del giardino è organizzato mediante pitture a terra, che creano un gioco dell’oca scandito dalle ore di un grande orologio. La creazione di questo circuito favorirà anche la sperimentazione dell’andare in bicicletta, sui pattini o sul monopattino al sicuro dai pericoli della strada.

RP studio - Calzolari, Filippucci, Fiorini — Bangherang

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